La vita di un’azienda come Agsm, che è la prima e la più grande tra le aziende partecipate cittadine, non è fatta solo di record e fatturato. E’ necessario che, a fronte della grave crisi che sta mettendo in ginocchio la città, anche Agsm mostri fattivamente la propria vicinanza a cittadini e imprese.

Come Pd non ci uniamo al coro populista di chi chiede la sospensione incondizionata e indiscriminata di tutte le bollette, misura che sappiamo bene essere non sostenibile a lungo e forse nemmeno necessaria. Chiediamo invece un intervento immediato a salvaguardia di chi ha dovuto chiudere repentinamente l’attività e si trova a fare i conti con entrate zero. Non vorremmo veder saltare nemmeno una attività per mancanza di liquidità. Quindi, compatibilmente agli equilibri di bilancio, chiediamo misure di breve e medio termine utili a dare un po’ di ossigeno ai veronesi più deboli ed assicurare la liquidità delle imprese, in particolare negozi ed esercizi commerciali, che in questo periodo hanno dovuto fermare o rallentare l’attività.

Non è difficile prevedere che durante e dopo la crisi Agsm e le altre aziende pubbliche andranno incontro a gravi difficoltà di riscossione. Sarebbe allora meglio opportuno prepararsi per tempo favorendo una sorta di “patto con la città“ in grado di assicurare da una parte concrete agevolazioni di pagamento ad esempio su interessi e messe in mora, e dall’altra parte fiducia e correttezza dei comportamenti.

Ricordiamo che da un mese come gruppo Pd chiediamo al Sindaco di prendere contatto con tutte le maggiori aziende partecipate veronese per verificare quale possa essere il contributo di ciascuna di esse alla risoluzione della crisi in corso. Ad oggi purtroppo non è stato fatto niente, ad eccezione della trovata dei parcheggi gratuiti attuata proprio sul divampare dell’epidemia.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Il segretario cittadino Pd Verona
Luigi Ugoli


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