Piazza Bra chiusa al traffico privato? Lo era già in epoca Zanotto, poi venne riaperta una prima volta per agevolare i lavori di realizzazione del parcheggio Cittadella e una seconda volta, sotto Tosi, per l’infinito parcheggio di Lungadige Capuleti. A pensarci bene, dunque, l’intenzione dell’amministrazione Sboarina di ripristinare i divieti al traffico motorizzato privato è meritevole ma non così audace.
Il tocco di novità, a cui come opposizione vorremmo contribuire, consisterebbe nell’inserire la chiusura della Bra nell’ambito di una revisione generale della mobilità del centro storico, da effettuate anche gradualmente, ma con il preciso obiettivo di limitare gli accessi indiscriminati delle auto in favore degli spostamenti a piedi, in bici e con i mezzi pubblici.
Anche qui non c’è più molto da studiare, con i mobility day la giunta dovrebbe essersi già fatta un’idea, toccando con mano la centralità del servizio di bus navetta con i parcheggi scambiatori di cui noi da sempre sosteniamo la necessità.


Ma la vera “svolta” starebbe nell’abbinare la revisione della mobilità del centro con una piano coraggioso di investimenti per la realizzazione di percorsi turistici all’avanguardia in grado di mettere a sistema i principali monumenti del centro storico: Arena, Castelvecchio e Casa di Giulietta, unitamente ad una serie di “diversivi” che offrano al turista la possibilità di scoprire anche le altre bellezze situate fuori dall’ansa dell’Adige (Santo Stefano, Veronetta, i parchi…). In questa maniera si può fornire una risposta concreta ai tanti che ancora temono che alla riduzione delle auto corrisponda necessariamente una riduzione del fatturato.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Centro storico

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