Inaugurato in pompa magna lo scorso gennaio dagli assessori Marco Padovani (Giardini) e Luca Zanotto (Viabilità) accompagnati dall’allora presidente della terza circoscrizione Nicolò Zavarise e dallo staff dell’Esselunga, il Parco di via Licata – risultato di un’opera compensativa che ha visto coinvolta appunto la nota catena di supermercati – è ancora senza risposta rispetto alle problematiche di schiamazzi notturni emerse fin dalle settimane successive la cerimonia e che si sono acuite ulteriormente con l’arrivo della bella stagione. In breve tempo, infatti, il parco è diventato meta di un chiassoso gruppo di giovani che con urla e schiamazzi spesso tiene svegli fino a tardi i residenti.
Proprio Padovani ieri in consiglio, rispondendo ad una mia domanda di attualità, ha confermato che l’amministrazione non intende soddisfare in tempi brevi le richieste dei residenti che hanno raccolto decine firme per chiedere al Comune e ad Esselunga l’installazione di telecamere a scopo dissuasivo.
In Consiglio l’assessore ha detto che l’amministrazione “valuterà” la possibilità di installare i dispositivi in una “prossima fornitura” di telecamere. In modo altrettanto vago ha riferito di “contatti informali” con Esselunga la quale, sempre secondo Padovani, “non sarebbe intenzionata a provvedere alla loro installazione”.
Siamo di fronte ad un cattivo esempio di politica, che è presente in massa quando c’è da inaugurare un’opera, ma poi sfugge alle proprie responsabilità quando si tratta di far fronte alle criticità. Eppure ai cittadini era risultato evidente fin dal momento dell’inaugurazione che l’assenza di una recinzione adatta (c’è una semplice staccionata) non avrebbe consentito di regolare l’accesso al parco nelle ore notturne. Forse per farli stare zitti, qualcuno aveva ventilato la possibilità di installare successivamente delle telecamere. Che è proprio quello che ora vogliono i cittadini,

Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona

Categorie: Borgo Nuovo

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