Oggi il sindaco con le nomine dei vertici della nuova società Agsm aim dal valore di un miliardo e 300 milioni non lascia alcuno spazio alle minoranze. Nessuna rappresentanza nè in consiglio di amministrazione nè al collegio sindacale. Il principale partito di opposizione, contro ogni buon gusto della democrazia, si ritrova a non avere nessuna figura di vigilanza in nessuna società partecipata del comune di Verona. Una situazione senza precedenti. Il partito democratico aveva presentato una donna preparata e competente; una bella figura per il ruolo di revisore dei conti che avrebbe garantito la trasparenza in una azienda gestita solo da un colore politico. Peccato che il sindaco abbia preferito accontentare sempre gli stessi, anziché dare spazio a trasparenza e democrazia. Infine, ricordo a chi tenta di mettere strumentalmente sullo stesso piano la figura del revisore dei conti con quella del presidente o di un membro del cda, che i ruoli sono completamente differenti. Cercare di fare della facile demagogia utilizzando nomi altisonanti per screditare le proposte del partito democratico non aiuta il confronto e svia gli elettori dal vero tema, ossia di come la maggioranza ha gestito la scelta delle rappresentanze

Categorie: Sviluppo economico

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