La costituzione di nuove zone 30 nei quartieri prevista dal nuovo Piano contro l’inquinamento acustico è una buona notizia, se è vero che le strade in cui moderare il traffico sono state selezionate in sinergia con le Circoscrizioni. Restiamo perplessi per il fatto che la politica ambientale del Comune di Verona avanzi per spizzichi e bocconi in assenza di un piano ambientale integrato che tenga conto di tutti fattori di criticità, dai rifiuti (per dire) all’inquinamento elettromagnetico.
E’ in particolare incredibile che dopo venti e più anni di continue emergenze smog non si riesca ancora a mettere assieme un provvedimento di mitigazione acustica con una seria riforma in senso sostenibile del sistema della mobilità urbana. Dove è finito il Pums? Anche gennaio e passato senza che l’amministrazione abbia dato notizia di questo documento che fino a pochi mesi fa veniva definito come risolutivo.
In particolare sul tema della riqualificazione energetica degli edifici, i consiglieri Elisa La Paglia e Stefano Vallani hanno depositato una mozione affinché Agsm collabori con Enea per dotarsi della struttura necessaria a rendere ai cittadini veronesi il servizio di cessione del credito in caso di ristrutturazione di condomini. Si tratta di uno strumento importante e vantaggioso che consente risparmi nell’ordine del 75% della spesa con i quali anche i cittadini meno abbienti possono affrontare un interventi di riqualificazione energetica aumentando il proprio benessere, risparmiando sulle bollette a contribuendo a ridurre lo spreco energetico e l’inquinamento ambientale.
Questi sono gli interventi strutturali che servono: efficientamento energetico, potenziamento del trasporto pubblico, completamento della rete ciclabile, barriere verdi a protezione dei quartieri lungo autostrade e tangenziali, pedonalizzazioni, interventi puntuali di moderazione del traffico nei punti più critici, una politica sui parchi eil verde urbano? Ogni anno il Comune incassa solo con le multe da autovelox fior di milioni di euro che potrebbero essere reinvestiti in interventi di mitigazione ambientale a sostegno di una seria politica integrata, invece il grosso di queste risorse vanno a fare da stampella al bilancio perpetuando così le condizioni per le quali gli automobilisti vengono multati.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani