Il quadro che emerge dalla classifica stilata da Italia Oggi con l’Università La Sapienza è di un territorio provinciale sguarnito sotto il profilo delle politiche ambientali (come del resto ha evidenziato la scarsissima motivazione con cui le amministrazioni del territorio hanno partecipato all’ultima domenica ecologica) e scarsamente efficace sotto quello delle politiche sociali e di inclusione.

Vediamo ogni giorno un grandissimo lavoro del volontariato sia cattolico che laico ma la realtà di tantissimi quartieri della città così come nel resto della provincia resta una realtà di quartieri dormitorio, scarsamente attrattivi per le giovani famiglie e con scarsa offerta di attività sia per i giovani che per gli anziani. Questo si traduce in un aumento del disagio.

Le poche risorse spese vengono impiegate in fiere e mercatini che più che aumentare la coesione sociale vanno nella direzione di sostenere il commercio locale, che dall’altra parte tuttavia viene abbattuto da una politica urbanistica che penalizza i negozi di vicinato e premia invece le medie e grandi superfici commerciali.

Verona e il suo territorio devono fare una seria riflessione su queste criticità che l’amministrazione Sboarina nel capoluogo si porta dietro da ormai 5 anni senza alcuna soluzione.

Ancora una volta emerge che il territorio mantiene altissimi standard di benessere economico privato, sotto il profilo del lavoro e degli affari, ma resta indietro su quasi tutti i temi che riguardano le politiche pubbliche (ambiente, sociale). Come a dire: le risorse economiche dei privati compensano le lacune del pubblico (Regione e Comuni in primis) nei servizi pubblici come salute e istruzione.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani


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