Le incertezze dell’amministrazione comunale nell’attuare un serio piano per una mobilità di emergenza rischia di far precipitare la città da un’emergenza sanitaria all’altra. Se, complice la portata ridotta dei mezzi pubblici, al 4 maggio i livelli di traffico automobilistico sono già saliti a livelli pre-Covid, siamo molto preoccupati di ciò che potrebbe accadere Lunedì 18 Maggio quando è prevista la riapertura di tutto il terziario che a Verona pesa per un buon 60% dell’economia e degli addetti. I livelli di inquinamento potrebbero dunque salire vertiginosamente.

L’estensione della Zona Trenta ai quartieri interni alla cinta muraria storica è una misura evidentemente insufficiente a contenere tale impatto viabilistico, soprattutto se, come è finora, viene istituita solo sulla carta in assenza DI concrete misure di moderazione del traffico.

E’ grave, inoltre, che l’amministrazione abbia previsto soltanto per martedì 19 Maggio, a Fase 2 in stato avanzato, pressoché definitivo, la convocazione dei mobility manager aziendali. La nostra richiesta a questo riguardo risale a più di una settimana fa. La diversificazione degli orari di ingresso e uscita da uffici e fabbriche, assieme alla promozione della mobilità sostenibile, deve essere la principale modalità per limitare assembramenti, ingorghi, assalto ai mezzi pubblici, contenimento dei picchi di inquinamento, e allo stesso tempo venire incontro alle esigenze di conciliazione dei tempi delle famiglie.

Non è chiaro nemmeno cosa l’amministrazione stia facendo per scaglionare ingresso e uscita dei propri dipendenti, e come verrà gestito il patrimonio di conoscenze implementato in questo periodo di smart working. Verrà mantenuto e se sì, in che misura?

Lascia infine profondamente delusi che nemmeno in questa fase di emergenza, l’amministrazione voglia attingere alla miniera di proposte e misure concrete collezionate durante la fase concertativa del Pums, alla quale le Circoscrizioni assieme a tutti i Circoli del Partito Demcoratico hanno lavorato con grande impegno. E che in una situazioni simile ritardi pure a convocare la Commissione consiliare richiesta da quasi 20 giorni.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Stefano Vallani, Federico Benini, Elisa La Paglia


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