Se della riqualificazione del cinema-teatro di Borgo Nuovo sono andate perdute le fonti di finanziamento, ancora oggetto di un vergognoso scaricabarile tra Comune e Agec, della riqualificazione della piazza pubblica, altro punto centrale dell’ormai ventennale Contratto di Quartiere, i cui finanziamenti sono inseriti nel bilancio comunale da almeno 8 anni e i cui lavori erano attesi per la primavera 2020, è andato perduto il progetto.
Ieri, infatti, dopo due solleciti infruttuosi datati rispettivamente 5 e 12 giugno, il presidente del Consiglio Ciro Maschio mi ha comunicato ufficialmente che dagli uffici Strade e Giardini, posti sotto la responsabilità dell’Assessore Padovani, è impossibile ricevere risposta alla mia richiesta del 28 maggio con la quale chiedevo, per l’appunto, di venire aggiornato sullo stato progettuale della piazza.
Siamo a luglio e se gli uffici non sono ancora in grado di esibire un progetto, vuol dire che i lavori non partiranno nemmeno questo autunno. Eppure nella sua passerella politica del marzo 2019, all’indomani dell’inaugurazione della nuova chiesa, ristrutturata con fondi Cei, l’assessore Padovani ventilava la possibilità che i lavori per la nuova piazza potessero partire nella primavera del 2020.
Questa ipotesi venne data per certa nel gennaio 2020 allorquando Padovani fece bocciare dalla maggioranza in consiglio comunale una mia mozione finalizzata ad assegnare al progetto della piazza priorità 1, la massima possibile. Padovani disse che non ce n’era bisogno perché la piazza sarebbe stata realizzata entro il 2020.
Invece siamo sempre allo stesso punto morto: della piazza manca il progetto, del cinema teatro non si sa ancora chi finanzierà l’opera. Nel vicino quartiere del Saval c’è la Casa colonica che cade a pezzi. Ci sono giardini pubblici, come in via Licata, dove gli alberi muoiono come mosche per imprecisate e misteriose concause di natura “climatica”. Di tutto questo l’amministrazione non è disposta ad assumersi alcuna responsabilità: una approssimazione e un dilettantismo che i quartieri Ovest proprio non meritano.
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona