Da mesi il tema è scomparso dall’agenda dei lavori del consiglio comunale, ci eravamo lasciati alla fine del luglio con l’ennesima annuncio del Sindaco che prometteva, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, una stima di quante persone potevano entrare nel cortile di Giulietta, secondo l’ipotesi, avanzata dal Prefetto, di contingentare gli ingressi e di conseguenza anche la calca, attraverso un sistema di prenotazione on line delle visite.
A distanza di due mesi non si sa nulla né di questa stima né delle modifiche che le società che concorrono al project financing bandito ormai da anni sono tenute a imprimere alle loro proposte in rispetto delle indicazioni della Soprintendenza la quale non intende permettere percorsi di visita segregati tra casa e cortile e che impone sia garantito l’accesso dall’ingresso storico per preservare la concezione originaria di Antonio Avena.
Forse il Sindaco accetta di buon grado quello che di fatto è un commissariamento, tuttavia è importante che l’amministrazione arrivi a proporre una sua soluzione perché, oltre alla questione sanitaria e della sicurezza pubblica, in ballo ci sono anche importanti potenziali introiti per le casse comunali. Già un biglietto da 1 euro genererebbe un importante flusso di cassa da reinvestire nei servizi al turismo, anche a sostegno del giro di affari delle attività private del settore prostrate dalla crisi.
Dopo 3 anni e mezzo di governo della città la maggioranza è ancora spaccata e incerta sul da farsi, prima delle elezioni la Lega ha cambiato di nuovo rotta sostenendo la necessità di una gestione diretta del sito da parte del Comune.
Chiediamo la convocazione urgente di una commissione consiliare per fare il punto della situazione e mettere fine alla scandalosa inconcludenza dell’amministrazione Sboarina che ha trasformato in un problema insolubile quella che dovrebbe essere una miniera d’oro e un punto strategico di markenting territoriale per il Comune di Verona.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

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