Ora è necessario e urgente che l’amministrazione venga a confrontarsi nelle commissioni preposte per raccogliere le idee necessarie ad evitare errori.
La proposta avanzata è un ottimo punto di partenza, ma la destinazione alberghiera degli immobili in centro storico è bloccata, ragion per cui negli ultimi anni sono cresciute le attività cosiddette extralberghiere. Occorre dunque tenere conto che una variante del genere necessita di un riordino complessivo del comparto, non è questione limitata a questi immobili.

Non da ultimo, è proprio necessario ammantare l’intervento di tutta quest’aurea di esclusività? Non siamo certo contrari a realizzare un albergo per super-ricchi, ma l’isolato non dovrebbe diventare un ghetto per ricchi o una zona franca e incontaminata.
Perché dunque non valutare l’inserimento, nello stesso contesto, anche di un ostello della gioventù che a Verona manca da qualche anno?
Dal punto di vista dell’interesse pubblico è utile alla città sviluppare tutte le forme di turismo: il turismo del lusso, quello congressuale (che non è ancora sufficientemente sviluppato alla Gran Guardia) e il turismo giovanile, che per definizione non è ricco ma non è nemmeno povero. La dimensione europea di Verona città d’arte, patrimonio dell’umanità Unesco, museo a cielo aperto, nonché tempio mondiale della lirica rappresenta un ottimo volano anche per i giovani ai quali sarebbe insensato rinunciare.
Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani