Kfc aprirà un negozio di pollo fritto nel pieno del centro storico di Verona, mentre Zavarise e Sboarina, che avevano gridato al “degrado” e al complotto “delle multinazionali del fast food” sono costretti a rimangiarsi tutti gli annunci e tutte le promesse.
La cosa più curiosa è che Kfc agisce in conformità alle regole stabilite dallo stesso Comune di Verona e delle leggi che evidentemente né il Sindaco né l’assessore al Commercio conoscono. Prova ne sia l’emendamento alla Variante 29 presentato a suo tempo dalla maggioranza di centrodestra che gli uffici comunale avevano stoppato in quanto inammissibile e contrario alle regole.
E’ triste, soprattutto, che la povertà culturale e politica dell’amministrazione Sboarina sia tale da rendere la battaglia del pollo fritto una battaglia dirimente (e perdente). Il centro storico nel frattempo continua a soffrire di seri problemi di vivibilità per i residenti che lo sta spopolando e altri problemi di fruibilità per i turisti. Il programma di pedonalizazioni non è andato avanti mentre persino il Peba per l’abbattimento delle barriere architettoniche è in ritardo. Sboarina lascia la città storica con un fast food in più e nessuna riforma conclusa.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani