Ci auguriamo che la maggioranza che sostiene il sindaco Federico Sboarina non rimanga schiava delle posizioni estremiste del consigliere antivaccinista Zelger, che ieri in Consiglio comunale si è proposto di portare la “dimostrazione matematica” della falsità, a suo dire, dei dati relativi i Covid, mentre oggi in Commissione consiliare Quinta ha avuto la pretesa di spiegare a tre luminari della medicina veronese, i dottori Ercole Concia, Claudio Micheletto e Massimo Valsecchi come si cura la malattia e la pandemia, arrivando a rimbrottare gli esperti di non conoscere “importanti studi condotti in Israele”.

Lunedì in conferenza dei capigruppo porteremo infatti la proposta per introdurre l’obbligatorietà del green pass anche per i consiglieri comunali così da ritornare ai Consigli comunali in presenza al 100% chiudendo con l’esperienza dei consigli a distanza; di quelli misti per metà in presenza e per metà a distanza, e anche alla parentesi della saletta separata per i consiglieri privi della carta verde.

Un provvedimento analogo entrerà in vigore anche per il Parlamento italiano, una diversa disposizione da parte del Consiglio comunale di Verona sarebbe davvero incomprensibile. Per quanto riguarda Zelger, che minaccia di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti per una presunta violazione della privacy, ci limitiamo ad osservare che la Corte è la stessa che dispone il riconoscimento delle unioni civili e altre disposizioni di civiltà che il consigliere Zelger continua invece pervicacemente a negare.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani


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