Verona è una delle vittime eccellenti della demagogia leghista che negli ultimi decenni ha concentrato nel comprensorio di Venezia, Padova e Treviso tutte le risorse destinate al sistema metropolitano ferroviario lasciando il Veneto occidentale, cioè noi di Verona, a bocca asciutta di investimenti e infrastrutture per la sostenibilità. 

In vista della predisposizione del Pums è dunque necessario e urgente da parte dell’amministrazione comunale riprendere il confronto con la Regione Veneto su questo aspetto cruciale della mobilità pubblica. 
Ogni mattina i nostri quartieri più periferici, da San Michele – Borgo Venezia a Parona a Borgo Milano, per non parlare di Cadidavid che è un muro inaccessibile di auto, sono invasi da un traffico di penetrazione costituito in parte significativa da pendolari. 
Il sistema ferroviario regionale, opportunamente rimodulato, e coordinato con le ormai indifferibili misure di disincentivazione del traffico motorizzato privato in territorio comunale, può intercettare questo traffico contribuendo anche ad allentare la morsa dello smog sui quartieri. 
Presenteremo pertanto una mozione per impegnare il Sindaco ad avviare un tavolo con il governatore del Veneto Zaia e tutti i soggetti interessati a partire dalle ferrovie. 

Occorre invertire la tendenza che ha visto negli ultimi decenni la dismissione di tante stazioni locali che potrebbero essere riattivate o trasformate in parcheggi scambiatori da collegare con il trasporto pubblico. Ma anche valorizzare le tratte ferroviarie già disponibili e funzionanti, ad esempio la Legnago-Verona e la Nogara-Verona. 
Di fronte a questa proposta capiremo anche se la vantata vicinanza politica tra Sboarina e il governatore Zaia sia un’intesa politica vera e propria, per i cittadini, oppure se è solamente un’alleanza per la poltrona.

Il gruppo consiliare comunale Pd 
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Il segretario cittadino Pd
Luigi Ugoli

 

Categorie: Grandi opere

Lascia un commento