Lo scorso giovedì il comune ha approvato “come raccomandazione” un mio ordine del giorno in cui chiedevo il rifacimento del marciapiede nei punti dissestati lungo il lungadige Catena. Una approvazione che vale poco meno di una pacca sulla spalla, difatti dal punto di vista amministrativo, già gli ordini del giorno sono un “invito all’amministrazione”, la dicitura “approvato come raccomandazione” è equiparabile al classico “le faremo sapere” al termine di un colloquio di lavoro che non avrà un lieto fine.

Ma il lungadige Catena, figlio di un Dio minore, rispetto agli altri Lungadige cittadini, ha anche altri problemi che chiunque potrebbe verificare facendo una semplice passeggiata.

La scarsezza delle panchine e la loro obsolescenza è un reale problema per chi decide di fare una passeggiata lungo l’Adige. Se pensiamo che gli utenti sono perlopiù i residenti del rione (quello col maggior tasso di anziani della città) che voglio usufruire della bellezza naturalistica che si ritrovano sotto casa, ci accorgiamo proprio con quale indifferenza l’amministrazione è attenta ai problemi dei cittadini.

A questo si aggiunge il cordolo in cemento rotto in più punti lungo il marciapiede lato Adige che limita il passaggio delle persone in carrozzina e dei loro accompagnatori e la assoluta trascuratezza sulla cura degli argini.

Ma questo è nulla in confronto al prosieguo della passeggiata che dal Catena va fino al Saval: nel degrado più totale non sono presenti panchine per in numero sufficiente per la sosta e il percorso è esattamente l’opposto di quello che dovrebbe essere un luogo curato.

In un quartiere senza servizi, senza luoghi di aggregazione qual è la risposta di questa amministrazione comunale? Fare un ristorante a Forte Procolo

Complimenti

Federico Benini

Capogruppo PD Consiglio Comunale

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