L’incapacità dell’amministrazione comunale, che sbandiera sicurezza ma non c’è mai quando emergono le vere criticità, sta trasformando un’altra parte della città dalle grandissime potenzialità in un luogo infrequentabile. Parliamo di via Porta Catena, grande polmone verde a due passi dall’Adige, servito da parchi, campi da gioco, chiosco, area cani e che ospita anche una scuola media.
Nell’area è riaffiorata una situazione simile a quella già segnalata dal sottoscritto qualche anno fa, relativa ad accampamenti di fortuna tirati su da gente sbandata, a cui la scorsa amministrazione aveva cercato di mettere rimedio.
Oggi gli sbandati, poco più di una decina, non stazionano più nelle tende ma in camper e in monovolume perennemente parcheggiati nella via. L’effetto di degrado è identico: fornelletti da campo in strada e nelle aree verdi ad ogni ora del giorno; giardini e aree cani utilizzati come latrine a cielo aperto; pattume ovunque, perché ovviamente i cestini installati non bastano a contenere i rifiuti prodotti da questo tipo “domestiche” ormai stabilmente installate nella via.
Ora il compito del comune è doppio: da una parte spostare la gente che non può pretendere di prendere di possesso di una via dedicata allo svago e frequentata da studenti medi, genitori e nonni. Dall’altra parte, il dovere di riqualificare una volte per tutte l’area per risolvere le criticità che altrimenti sono destinate a riaffiorare periodicamente.
A tal proposito ho depositato una mozione in cui chiedo al comune lo stabile presente in via Porta Catena, di proprietà demaniale, al fine di destinarlo al quartiere e ad attività di rigenerazione sociale
Federico Benini, Capogruppo PD Consiglio Comunale