Dopo l’approvazione e l’esecuzione del piano della sosta al quartiere Catena avvenuto lo scorso anno, occorre intervenire ancora su un paio di aspetti.

In primo luogo occorre intervenire sul lungo tratto Ovest di via Magellano dall’altezza della scuola Maffei fino a via Da Levanto. In quel tratto di strada, infatti, al contrario del pezzo via Morosini – scuola Maffei, non vi è la possibilità di parcheggiare, costringendo residenti e non a gironzolare a vuoto per il quartiere. E’ bene quindi creare una striscia orizzontale di parcheggi liberi (anche sterrati) , al fine di garantire una migliore vivibilità all’interno del quartiere e ridurre l’inquinamento proveniente dai continui spostamenti dei veicoli per trovare un parcheggio. Su questo tema verrà depositata a breve proposta in consiglio comunale e circoscrizionale

In secondo luogo una batteria di cassonetti inopportunamente disposti in doppia fila determina criticità di tipo viabilistico e igienico-sanitario in via Mocenigo, quartiere Catena. Dal punto di vista viabilistico i cassonetti infatti occludono la visuale alle auto che escono dai passi carrai dei popolosi condomini adiacenti costringendo i conducenti a invadere la carreggiata per avere la visuale della strada. Dal punto di vista igienico-sanitario la disposizione disordinata favorisce ulteriore disordine con il proliferare di rifiuti abbandonati tra una fila e l’altra come dimostrato da numerosa documentazione fotografica.

Per una volta Amia è stata molto solerte alle richieste dei condomini, mandando in sopralluogo un funzionario il quale ha stabilito che l’unica soluzione praticabile per disporre i cassonetti su un’unica fila a ridosso del marciapiede è quella di togliere uno stallo (blu) di sosta. Comunicato e sollecitato più volte il problema ad Amt e all’ufficio traffico, vi è stato un continuo rimpallo di responsabilità sul soggetto a cui toccasse eseguire l’intervento e l’altro giorno si è rischiato un nuovo incidente

E’ sempre più preoccupante la piega presa dalle aziende municipalizzate che tra loro e nei confronti dei cittadini si rapportano non come articolazioni del soggetto comunale, animate da un unico spirito di servizio, ma come piccoli feudi non comunicanti tra loro regolati da prassi particolaristiche. I residenti non chiedono di imporre una soluzione ma di valutare insieme il da farsi. Il sopralluogo di un funzionario Amt non può essere negato.

Federico Benini, capogruppo PD Consiglio Comunale

Gruppo Consiliare PD Terza Circoscrizione

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