Ad ormai un anno di distanza dall’approvazione, all’unanimità dei presenti, della mozione per riportare uno sportello bancomat in quartiere Catena – disagio “spia” in un quartiere sempre più vecchio, privo di servizi e trascurato – l’amministrazione non ha ancora messo in campo nessuna azione utile a raggiungere l’obiettivo.
Da riscontri avuti fin dal mese di ottobre 2018, la questione è ancora nelle mani del Sindaco Sboarina, che nell’arco dei 10 mesi successivi non si è mai degnato di rispondere a nessuno dei miei 4 solleciti.
Eppure, a conferma che il problema è reale e non strumentale, l’ordine del giorno fu sottoscritto anche dal presidente della Commissione Urbanistica Matteo De Marzi.
Approvato all’unanimità dei presenti il 27 settembre 2018, il documento invitava la giunta comunale a “contattare i maggiori istituti di credito affinché valutino la possibilità di installare uno sportello automatico per il ritiro del contante nel quartiere”. A seguito del mio primo sollecito, datato 18 Ottobre 2018, dunque 21 giorni dopo l’approvazione in aula, la Segreteria del Consiglio comunale ritrasmetteva l’ordine del giorno all’attenzione del Sindaco Sboarina e del Vicesindaco Zanotto invitandoli a “riferire al consigliere e/o a questa Segreteria, l’eventuale prosieguo della questione”. Purtroppo senza esito.
Ricordiamo che la questione ha un aspetto pratico e uno, per così dire, strategico. Statistiche alla mano, il Catena è il quartiere più vecchio della città, con un ricambio generazionale lentissimo. Questo ha determinato una desertificazione di servizi che il Comune è chiamato ad arginare attuando ordini del giorno come questo (gli anziani hanno poca dimestichezza con le banche on line, hanno anche difficoltà di deambulazione mentre e lo sportello bancomat più vicino è al Saval). Dall’altro lato il Comune è chiamato a dare nuova linfa al quartiere e l’occasione giusta, secondo noi, è data dalla riqualificazione di forte Procolo che dovrebbe diventare un paco e una cittadella dei servizi. Purtroppo l’assessore Segala non ha le idee chiare in proposito: un giorno parla di trasformarlo in ristorante. Quello dopo parla di farne un’attrazione turistica. Non ci siamo proprio!
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona