Da quanto le zanzare sono diventate un affare di Stato? Siamo alla fine dell’estate e ancora non si dispone di alcun dato o informazione ufficiale in merito all’efficacia del servizio di disinfestazione dalle zanzare partito, lo ricordo, a fine del maggio scorso. L’Ulss, a cui competono i controlli sull’operato della ditta che per conto del Comune ha vinto l’appalto del servizio di disinfestazione, non ha mai risposto alle mie richieste di accesso agli atti che, tengo a sottolineare, risalgono a prima dello scoppio dello scandalo della “febbre del Nilo”, quindi in tempi non sospetti.
L’impressione è di essere difronte ad un gigantesco scaricabarile. Senza nulla togliere alle ditte incaricate che lavorano in condizioni economiche estreme e sulla base di ribassi d’asta tecnicamente “anomali”, in pochi sembrano essersi accorti delle disinfestazioni effettuate. Per tutta l’estate e anche in questi giorni, gran parte dei parchi gioco e delle aree verdi della città risultano essere stati impraticabili a causa del proliferare di questi insetti. In molte aree i cittadini non sono stati nemmeno informati del programma di disinfestazioni.
Invito pertanto il Sindaco, in quanto responsabile della salute pubblica, a riferire sulle disinfestazioni effettuate negli ultimi mesi e a valutare l’opportunità di riportare all’interno di Amia il servizio che ora viene dato in appalto a condizioni estreme con ribassi d’asta superiori al 50%. La città ha bisogno di un servizio efficace e puntuale. Basti dire che il numero verde per le segnalazioni fornito dal Comune risulta errato in quanto rimanda ad un altro numero di telefono a cui rispondono degli operatori che si dichiarano non competenti a raccogliere questo tipo di informazioni.
Federico Benini, consigliere comunale Pd Verona