Non c’è soltanto il disagio di una signora con un passato burrascoso e un presente di disagio e di amicizie moleste al condominio Ater di via Maddelena al Saval, ci sono anche e soprattutto condizioni abitative proibitive e incompatibili con una città civile e moderna come vuol essere Verona: crepe nei muri, infiltrazioni d’acqua, riscaldamento non funzionante in almeno metà delle unità abitative, ringhiere dei balconi pericolanti, spazi condominiali esterni senza alcun tipo di illuminazione che dopo il tramonto diventano ricettacolo di spaccio e probabilmente anche di prostituzione.
Ieri il capogruppo comunale Pd Federico Benini è andato in sopralluogo al condomino accompagnato dal presidente Ater Enrico Corsi. “Ringrazio il presidente Corsi che mi ha voluto accompagnare di persona in questa visita con la quale volevo rendermi conto di persona della situazione. Al di là del singolo caso di disagio, di cui i vertici Ater si stanno occupando per affidarlo a cure specialistiche, è urgente un intervento di ripristino delle condizioni minime di sicurezza e di decoro dello stabile, e anche sotto questo di vista il presidente Corsi ha assicurato che si metterà mano a tutte le criticità”.
“Nel frattempo – conclude Benini – apprendo con piacere dal cda di Agec che a gennaio partiranno i lavori sull’altro grande complesso di case case pubbliche di via Faliero – via Maddelena – via Dandolo, di proprietà appunto di Agec. I lavori sono stati consegnati all’Impresa il 28 agosto scorso. La durata presunta dei lavori è di circa 400 giorni di calendario, per cui la fine lavori è prevista per il 2 ottobre 2019. L’importo contrattuale è pari a € 1.704.337,19 + IVA. Si partirà con la sostituzione dei vecchi serramenti esterni, tapparelle comprese, con nuovi serramenti in PVC; si passerà alla posa di un “cappotto” per l’isolamento termico sulle facciate esterne e si interverrà anche per mettere a norma le tubazioni del gas spostandole all’esterno”.
Federico Benini, capogruppo comunale Pd