Oggi, a distanza di un mese esatto, la richiesta di accesso agli atti presentata il 18 febbraio scorso è tornata indietro inevasa. Vani i due solleciti da parte della Segreteria del Consiglio comunale, uno del 25 febbraio, l’altro dell’8 marzo. Gli uffici comunali si rifiutano, oppure non sono in grado, di consegnare il progetto esecutivo della nuova ciclabile del Saval in via di realizzazione proprio in queste settimane, finita al centro di una protesta popolare per l’annunciato taglio di una quindicina di piante (ma in realtà erano quasi trenta gli alberi a rischio) in via Emo. Molto probabilmente la spiegazione del silenzio dell’amministrazione sta nel fatto che, accortosi della clamorosa gaffe, il Sindaco abbia disposto le modifiche necessarie al progetto esecutivo per salvare gli alberi della via.Resta grande la delusione per la mancanza di trasparenza da parte dell’amministrazione che avrebbe dovuto chiarire e scusarsi fin dall’inizio dei propri errori e delle proprie disattenzioni anziché arrampicarsi sugli specchi sostenendo che il taglio degli alberi di via Emo non era previsto. Restiamo in attesa di capire quali saranno le modifiche o le varianti che si renderanno necessarie. Di certo c’è che a questa amministrazione manca una visione generale della ciclabilità. Ci sono ciclabili come quella di Viale Piave che stanno diventando vere e proprie arterie molto trafficate dalle bici, eppure non sono oggetto di alcun intervento di adeguamento.Federico Benini, consigliere comunale Pd capogruppoSergio Carollo, capogruppo Pd Terza CircoscrizioneRiccardo Olivieri, segretario Terzo Circolo Pd Verona “Enzo Biagi”

Categorie: Centro storicoSaval

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