I lavori per la ciclabile Saval – San Zeno sono ormai arrivati in viale Colombo, quindi vicinissimi al quartiere di destinazione, ma ancora è ignoto il destino del passaggio in via Emo dove l’intervento continua invece ad essere sospeso in attesa della variante al progetto o comunque di una soluzione che salvi la trentina di pini marittimi che il progetto esecutivo prevede di sacrificare per far passare la pista.

Una situazione imbarazzante che si trascina ormai da febbraio, quando il Sindaco, in spregio alle nostre segnalazioni ed agli allarmi lanciati dai cittadini, aveva negato l’esistenza stessa del problema annunciando che sarebbero stati sufficienti dei “rapidi” e banali aggiustamenti in corso d’opera. Invece, a distanza di ormai 7 mesi, l’amministrazione non è ancora riuscita a trovare una soluzione con il rischio ormai che i lavori giungano alla fine lasciando interrotto il tratto di via Emo.

Infatti, alla mia richiesta di accesso agli atti del 9 giugno per conoscere il nuovo, eventuale, progetto esecutivo, gli uffici e l’amministrazione non hanno mai risposto. La Segreteria del Consiglio mi ha fatto recapitare una lettera in cui dichiara gli uffici inadempienti avendo mancato di rispondere anche ai solleciti inviati il 18 e il 28 giugno. Resta senza risposta anche una mia ulteriore richiesta del 10 agosto.

Se avessero fin da subito dato ascolto alla nostra proposta, che prevedeva di bypassare Via Emo con una semplicissima variante, i lavori sarebbero già ad uno stato molto più avanzato. Ma si sa che questa è l’amministrazione che blocca le opere.

Federico Benini, consigliere comunale capogruppo Pd Verona
Riccardo Olivieri, segretario Terzo Circolo Pd Verona

Categorie: Saval

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