Questo edificio diroccato alle mie spalle è la casa Colonica del Saval, un buco nero nel cuore del quartiere. Da anni è ridotto in questo stato e fino a poco tempo fa sembrava non avere alcun destino perché il Comune, proprietario dell’immobile, si era dimenticato della sua esistenza. Ci siamo mobilitati in centinaia, abbiamo acceso i riflettori su un pezzo morto di città. E alla fine ce l’abbiamo fatta: grazie ai fondi europei, la Casa Colonica verrà ristrutturata e diventerà uno spazio culturale e aggregativo di un quartiere di Verona. Sembra un niente, ma è grazie alla politica se tra un paio di anni vedremo i residenti frequentare il nuovo centro, incrociarsi qui, sviluppare i propri sogni e passioni, a pochi passi da casa. E da ieri tutto questo è realtà. Sono iniziati infatti i lavori di restauro del primo lotto per una ristrutturazione che prevede spazio per una biblioteca, un info poin, un’infermeria e un bar, per un luogo che diventerà punto di rifermento delle realtà e associazioni che a vario titolo sono protagoniste nel quartiere. Un grazie a tutti i residenti del quartiere e a chi ha condiviso le battaglie di questi anni. Un grazie particolare a Riccardo Olivieri, Carla Agnoli,Sergio Carollo, Anthea Robinson, Annamaria Lugoboni, Pietro Sellaro, Matteo Dalai, Stefano Scandola, Martino, Cristina, Pierluigi, Anna Marotta, Bruna Fortunato, Giancarlo, Luigi Lazzarelli, Rosa Rizzi, Anna Pentella, Giorgio Di Filippo, Giovambattista Bossio per le battaglie fatte in questi anni insieme e a tutti i residenti del quartiere che fino all’ultimo ci hanno creduto

Categorie: Saval

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