Il fronte compatto della maggioranza di centrodestra in Consiglio comunale contro la nostra richiesta di verifica delle condizioni urbanistiche del nuovo supermercato al Saval rappresenta un’occasione persa non solo da un punto di vista tecnico ma anche politico. La presenza di rifiuti da bonificare nel sottosuolo, risaputa e segnalata più volte anche dai cittadini, dovrebbe essere accertata e valutata prima di avviare un cantiere destinato a sconquassare la vita dell’intero quartiere (determinando, tra l’altro, il trasloco del mercato rionale, la perdita della tanto agognata piazza e del sagrato della chiesa; una scuola materna soffocata dalla nuova costruzione).

La mozione, inoltre, avrebbe potuto e dovuto essere occasione per avviare una riflessione sul futuro di un quartiere come il Saval che non è mai stato trattato bene dal punto di vista urbanistico. La maggioranza si è invece concentrata unicamente sulle ragioni dei titolari della lottizzazione, la General Bau che è stata già ampiamente ricompensata per la perdita della Quarta Torre con 15 mila metri quadri di terziario concessi a Verona Sud fin dal 2010 dalla prima amministrazione Tosi di cui facevano parte, guarda caso, gli stessi Sboarina, Padovani, Polato e Maschio che oggi riconfermano la compensazione con la rimodulazione della Variante 23 (1.500 mq di commerciale, più 7 mila mq di terziario, più 7 mila di turistico).

Il supermercato al Saval rappresenta una compensazione ulteriore che la società aveva ottenuto in cambio della rinuncia al ricorso al Consiglio di Stato, pertanto il trasferimento dei permessi in altra zona, attraverso il metodo del credito edilizio, non avrebbe intaccato in alcun modo i diritti della parte privata.

Fanno sorridere (ma di un riso amaro) le giustificazioni di alcuni consiglieri comunali secondo i quali l’amministrazione Sboarina avrebbe fatto “già tanto” per la riduzione delle aree commerciali. Vogliono forse suggerire che il Saval dovrebbe godere o fruire del verde rimasto a San Michele?

Affermazioni di questo genere evidenziano soltanto come questa amministrazione sia priva di una visione di città e orienti il suo agire unicamente in base ad un indistinto senso di rivalsa nei confronti di chi l’ha preceduta. Nei fatti, però, il metodo di ignorare sistematicamente i cittadini (500 firme raccolte contro il supermercato); le Circoscrizioni (la Terza ha bocciato il supermercato per ben due volte), i bisogni dei quartieri (il Saval ha già quattro supermercati) è rimasto quello delle precedenti amministrazioni. Altro che governo del cambiamento.

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