Impalcature ancora montate, cancelli del cantiere spalancati e nessun operaio al lavoro: dopo quasi due anni (gennaio 2019) dall’inaugurazione in pompa magna alla presenza del poker Sboarina-Zanotto-Fontana-Zavarise, il cantiere per la posa del cappotto ai palazzi Agec di via Maddalena e via Dandolo è ancora aperto.

Eppure, nel giugno 2019, sempre dietro mia sollecitazione, da Palazzo Barbieri avevano assicurato che ad ottobre 2019 i lavori sarebbero stati terminati e il cantiere chiuso. Come al solito Sboarina tirerà fuori ancora la scusa del Covid, ma se fa bene i conti si accorgerà che l’emergenza sanitaria è scoppiata nel marzo 2020, cinque mesi dopo la data promessa di fine lavori.

Quelli che parlano tanto di sicurezza e attenzione alle periferie fanno le passerelle politiche taglia-nastri e poi lasciano impalcature montate così a lungo, esponendo interi palazzi e centinaia di famiglie alla mercé di qualunque malintenzionato.

Cosa manca per chiudere il cantiere? Il cappotto risulta posato; quale altro intoppo Sboarina e Zavarise non riescono a risolvere per rimettere in sicurezza e in ordine questo isolato?

Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona

Categorie: Saval

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