Avevamo auspicato l’intervento nel giugno 2018 ed oggi, a distanza di più di un anno, la possibilità di (ri)creare una bella passeggiata ciclopedonale dalla Casa Colonica del Saval al Chievo, nei pressi del fiume Adige, si fa finalmente realtà.

Gli uffici della Terza Circoscrizione, senza particolari impulsi politici, hanno infatti disposto la rimozione di alcune recinzioni ed ostacoli con cui un privato aveva di fatto interrotto il vecchio collegamento pedonale che parte dal retro della casa Colonica del Saval, precisamente dal civico 36 di Via Marin Faliero, e sbuca sulla ciclabile del Camuzzoni all’altezza di via del Perloso, in direzione del cimitero del Chievo.

Come spiega il geometra Gianantonio Donini, attivo nella comunità del Saval, il percorso è in realtà un camminamento piuttosto antico, segnato sulle vecchie mappe militari. Selciato con ciottoli di fiume, un tempo veniva utilizzato come collegamento tra Forte Procolo e Forte Chievo. Caduto in disuso e travolto dal degrado e dalle brutte frequentazioni negli anni Ottanta, il tracciato era stato praticamente dimenticato, distrutto e sepolto.

L’azione degli uffici permette ora di renderlo di nuovo fruibile, ponendo le condizioni per farne un bel diversivo rispetto all’asfittico sistema di ciclabili e percorsi pedonali di cui dispone il quartiere. Non distante dalla sua origine, infatti, è previsto il passaggio della nuova ciclabile Saval-San Zeno. Inoltre, arrivati al cimitero del Chievo, solo poche centinaia di metri separano da località La Sorte, dove, con poca spesa, sarebbe possibile allestire un altro bel circuito ciclopedonale ad anello.

Chiediamo pertanto che si cominci con l’allestimento del percorso nella parte che dal Saval arriva fino al Camuzzoni, stendendo un fondo di ghiaino, installando una staccionata protettiva e alcuni punti luce. Riavvicinarsi al fiume e riappropriarsi degli spazi pubblici costituirebbe una bella novità per il quartiere del Saval.

Federico Benini, capogruppo comunale Pd

Categorie: Saval

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