I primi sondaggi da noi chiesti e ottenuti sull’area dove dovrebbe sorgere il nuovo supermercato del Saval confermano i sospetti in merito alla presenza nel sottosuolo di materiale di scarto proveniente dall’edilizia, classificabile come rifiuto speciale. Starà alle successive analisi chimiche stabilire se pericoloso o no.
L’esito delle rilevazioni effettuate dalla ditta titolare della lottizzazione parla infatti di presenza di  “materiali di origine edilizia con mattoni trovanti di origine calcarea e probabile calcestruzzo di dimensioni di alcuni decimetri, ferro, laterizi e plastica fino alla quota di 2,80 metri”.
La circostanza era stata segnalata anche dai residenti del Saval i quali avevano raccontato come in quel punto tanti anni fa fossero stati sepolti materiali derivanti da demolizioni.
A questo punto chiederemo di integrare i sondaggi della ditta con analisi più approfondite a cura del Settore Ambiente del Comune di Verona per capire quale sia la reale qualità del terreno su cui si vuol costruire e l’entità delle bonifiche eventualmente necessarie.
Questo aspetto della lottizzazione è stato clamorosamente sottovalutato dai consiglieri di maggioranza che in consiglio comunale avevano fatto di tutto pur di ostacolare le nostre iniziative per la tutela del quartiere. L’errore più grave da parte dell’amministrazione è stato comunque ignorare le richieste dei residenti che hanno sempre detto di non volere quel supermercato in quel punto in quanto stravolgerebbe il quartiere, determinando, ad esempio, il trasferimento del mercato rionale e il soffocamento della chiesa e della vicina scuola. I residenti chiedevano che in quel punto fosse realizzata una piazza pubblica, ragion per cui era stata avanzata più volte la richiesta di una permuta in favore della ditta.

Federico Benini, consigliere comunale Pd
Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona in Comune e Sinistra in Comune

Categorie: Saval

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