Scoli dell’acqua divelti e acqua piovana che dal tetto scende direttamente negli appartamenti arrivando a contatto anche degli impianti elettrici: sono scene di ordinario degrado quelle a cui assistiamo nel condominio Ater di Via Maddalena 29 al Saval. E con la tempesta di domenica la situazione, se possibile, si è ulteriormente aggravata.

Questi palazzi sono completamente dimenticati dall’azienda regionale Ater che non interviene neanche più per ripristinare le criticità. Zero manutenzione.
Noi invece continuiamo a denunciare l’ipocrisia di una politica regionale che alza gli affitti delle popolari in presenza di condizioni abitative proibitive. Da ricordare che a fronte di canoni di affitto non elevati, quasi sempre corrispondono spese condominiali altissime a causa della scarsissima efficienza energetica di questi immobili.

Simbolo dell’abbandono e del degrado è un appartamento assegnato ad una persona che poi è stata sfrattata, chiuso da un anno e mezzo e abitato praticamente solo dai piccioni, che entrano dalle finestre lasciate aperte. La puzza è tanta e tale che la porta di ingresso è stata sigillata.

Questa non è politica abitativa, è creazione di marginalità e degrado. Assieme alle manutenzioni, urgentissime, è necessario ristabilire un rapporto tra l’azienda Ater, dove sembra prevalere il disinteresse, e gli inquilini, tra i quali prevale largamente la rassegnazione.

Federico Benini, consigliere comunale Pd capogruppo

Categorie: Saval

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