Scampato il pericolo di nuove edificazioni sull’area, grazie all’emendamento presentato dal sottoscritto in sede di Variante23, la Spianà va ora riunificata e allestita a parco.
In sede di discussione di Bilancio Preventivo 2020 e di Piano delle Opere 2020-2022 chiederò che venga stanziata una cifra adeguata, attorno al milione di euro, agevolmente recuperabile da impegni per interventi inutili come ad esempio il nuovo Palazzetto di San Massimo, per riunificare in mano pubblica la proprietà dei terreni attualmente parcellizzata tra diversi proprietari, e in seconda battuta per cominciare a preparare il parco con interventi di pulizia, piantumazione e posa di attrezzature.
Ne uscirebbe un’area verde da 250 mila metri quadrati, il polmone verdi che secondo numerosi studi e appelli sarebbe necessario alla città. Su questo come Circolo e come Partito ci battiamo da anni con raccolte firme e petizioni che hanno mostrato la chiara volontà della popolazione di andare verso questa direzione. Ad inizio mandato dell’amministrazione Sboarina avevamo anche chiesto di inserire la previsione del Parco della Spianà nel programma di mandato del Sindaco.
Ora che i costruttori non hanno più interessi, l’amministrazione deve fare il suo dovere e dare uno sbocco con finalità sociali ai terreni della Spianà. Sarebbe intollerabile che dopo averla salvata dal cemento la Spianà cadesse di nuovo nel dimenticatoio.
Federico Benini, capogruppo comunale Pd
Riccardo Olivieri, segretario Terzo Circolo Pd “Enzo Biagi”
Gruppo consiliare Pd della Terza Circoscrizione