Se l’amministrazione non vuole istituire il Parco della Spianà, provveda almeno a riqualificare il percorso della salute che insiste sull’area rendendolo attrattivo a famiglie ed atleti. La scorsa primavera avevamo documentato con foto e video le erbacce che arrivavano a nascondere le attrezzature. I pochi sfalci annuali e la vetustà delle attrezzature presenti richiedono un intervento di riqualificazione che possa rilanciare l’area.
Una richiesta in tal senso viene anche dagli appassionati di calisthenics o callistenia, una nuova forma di ginnastica a corpo libero effettuata con il solo supporto di sbarre che sta riscuotendo l’interesse di una sempre più vasta platea di atleti rappresentando una filosofia e una pratica diverse rispetto agli allenamenti con pesi che tradizionalmente si svolgono nelle palestre.
Attualmente soltanto il nuovo parco di Santa Teresa a Borgo Roma presenta attrezzature adatte a questa disciplina. Visto il crescente numero di appassionati e la poca spesa necessaria, sarebbe opportuno estendere l’offerta ad altri parchi e percorsi della salute a partire dalla Spianà.
In seconda battuta ci aspettiamo una parola chiara dall’amministrazione sul parco da decenni atteso dal quartiere. La proposta per la sua realizzazione è stata bocciata da questa maggioranza già tre volte: in fase di linee programmatiche, nell’ultimo bilancio e come emendamento alla Variante 23. Non risultano segnali positivi dalla Variante 24, ancora in preparazione, allora è doveroso che il Sindaco se ne prenda la responsabilità: se non vuole il parco alla Spianà lo dica chiaramente ai cittadini.
Federico Benini, consigliere comunale Pd Verona
Gruppo consiliare Pd della Terza Circoscrizione