Il Presidente Agsm Daniele Finocchiaro si appresta a chiedere al consiglio di amministrazione di Agsm un “mandato esplorativo” per l’individuazione di un “partner industriale di minoranza da aggregare alla potenziale partnership strategica tra Agsm e Aim”.
Si tratta di una mossa rischiosa per due ragioni: in primo luogo, contrariamente a quanto votato dal consiglio comunale su proposta della stessa capogruppo di maggioranza Anna Grassi, l’assemblea cittadina non è stata mai informata sulle mosse in atto, delle quali è venuta a conoscenza soltanto per sommi capi attraverso indiscrezioni di stampa, l’unica commissione svolta in materia era priva di qualsiasi valore numerico.
L’amministrazione ha programmato di convocare una nuova commissione consiliare per discutere della consulenza di Roland Berger soltanto per metà dicembre, a giochi dunque già fatti. Respinte tutte le richieste di anticiparla.
In secondo luogo perché, in assenza di un piano industriale forte e di precisi paletti la collaborazione con i big dell’energia come A2A o Hera rischia di trasformarsi in qualcosa di diverso e non desiderato. Pur con tutti i distinguo del caso abbiamo sotto gli occhi la vicenda dell’aeroporto, dove ora comanda il partner industriale forte che pure si trova formalmente in una posizione di minoranza.
Come Pd ribadiamo che per sopperire alle carenze strutturali e impiantistiche del gruppo, in particolare di Amia, abbiamo assoluto bisogno di un partner industriale forte.
Affermiamo tuttavia l’opportunità e la necessità che questo partner venga individuato attraverso una gara pubblica sulla base di un piano industriale convincente e trasparente, con obiettivi di crescita dichiarati e quindi verificabili. Allo stato, invece, non è affatto chiaro dove finiscano le esigenze tecniche e cominciano quelle politiche.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani
Categorie: Sviluppo economico

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