Il fatto che l’operazione con A2A non si fermi nemmeno davanti all’emergenza sanitaria in corso, non è sintomo di efficienza ma, al contrario, di grave autoreferenzialità per non dire di opportunismo da parte di qualcuno che evidentemente sfrutta questo periodo funesto per condurre in porto accordi controversi lontano da occhi indiscreti e critici.
Il Sindaco di Verona non ha avuto nemmeno il buon gusto di rendere pubbliche le novità intervenute in queste giorni. Accordi di cui consiglio comunale e lo stesso consiglio di amministrazione di Agsm, tuttora sospesi, apprendono soltanto per sommi capi da indiscrezioni di stampa.
Nel censurare questo comportamento, torniamo a ribadire che prima di impegnare in qualsiasi modo Agsm debba essere svolto un confronto serio con tutte le opzioni in campo. Ciò significa valutare comparativamente le manifestazioni di interesse che, oltre A2A, sono arrivare ad Agsm da parte di altri tre grandi gruppi energetici italiani come Alperia, Ascopiave (ora controllata per il 75% da Hera) e Dolomiti Energia hanno .
Il Consiglio comunale è l’unico vero proprietario di Agsm e non può decidere sulla base di una unica proposta presentata a scatola chiusa.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani