Tutte le altre città e i territori tra Milano e Cortina che ospiteranno i giochi olimpici invernali del 2026 sono in fermento per rendersi più efficienti e presentabili. L’unica città dove non si parla di nulla è proprio la Verona di Federico Sboarina. Eppure qui a Verona si terrà la cerimonia di chiusura e la viabilità così come l’aspetto di tanti angoli della città e delle periferie non è esattamente “da cartolina”. Forse è colpa nostra, che a differenza del centro destra veronese non ci rassegniamo all’idea che la città Verona, con la sua bella cornice areniana, debba essere semplicemente “prestata” al governatore Zaia per fare bella figura, mentre poi Zaia si dimentica di noi quando è tempo di trovare i soldi per la Variante alla Statale 12 o al Collegamento ferroviario con l’Aeroporto Catullo. La differenza con i Mondiali di calcio del 1990 è abissale. Eppure la città sarà sotto ai riflettori della scena mondiale. Con il rischio che l’immagine veicolata sarà quella di una marea di cantieri irrisolti, a partire da quello del filobus.

Federico Benini, consigliere comunale Pd capogruppo

Categorie: Sviluppo economico

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