Con una richiesta presentata dal consigliere Stefano Vallani, il Partito Democratico chiede l’audizione in commissione consiliare del board del Consorzio Zai e dell’assessore Segala per affrontare le conseguenze della rinuncia da parte di Ikea ad insediarsi nell’area della Marangona.
Il vero pericolo, adesso, è che salti l’intera programmazione sull’area della Marangona con ulteriori lungaggini che potrebbero portare a rinunciare anche chi si è già impegnato per Corte Alberti. Sarebbe un disastro, un passo indietro di 20 anni.
Chiediamo pertanto all’amministrazione di attivarsi per scongiurare tale pericolo e per creare, in stretto rapporto con il Consorzio Zai, un quadro di certezze in cui le imprese interessate possano programmare i propri investimenti.
Questa della rinuncia di Ikea è una pagina bruttissima della storia del Comune di Verona che si dimostra non più capace di fare da motore di sviluppo per l’economia locale come era stato in passato per i Magazzini generali, per la Fiera e per il Quadrante Europa.
Con Ikea non c’erano in ballo solo i posti di lavoro ma anche un percorso di rilancio della Marangona e un importante indotto nel settore del mobile e della casa di cui avrebbe potuto beneficiare l’intero territorio provinciale. L’amministrazione ha agito con grande superficialità e inaccettabile approssimazione.
E’ inaccettabile la pretesa di trattare la questione dello sviluppo come fosse il proprio cortile di casa o, peggio, come una questione di rivalsa personale rispetto all’amministrazione precedente. Se è vero che la pratica urbanistica era in capo alla Regione, sarebbe stato diritto e dovere del Consiglio comunale confrontarsi per arrivare ad un atto di indirizzo nei confronti della Regione. La strategia dilatoria dell’amministrazione non lo ha permesso e ha infine indotto Ikea a rinunciare. Sboarina e Segala hanno raggiunto il loro scopo, causando un grave danno alla città.
Per la Segreteria Provinciale e la Segreteria Cittadina Pd Verona
Maurizio Facincani e Luigi Ugoli
Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani