1. Le esplicite accuse del presidente Hera Tommasi di Vignano a proposito del modo molto poco trasparente con cui sia Agsm che A2A si stanno muovendo sul mercato, riportano sulla scena i dubbi e le perplessità che come Pd avevamo esposto fin dall’inizio di questa vicenda.
    Il problema non è perché si sceglie A2A ma come si sceglie A2A. In un mercato dinamico come questo, che agli stessi consumatori offre molteplici possibilità di scelta, appare difficile sostenere che A2A possa essere in assoluto l’unico gruppo a disporre degli asset a noi necessari.
    Malgrado il parere dei consulenti, la linea portata avanti dal presidente Agsm Finocchiaro e dal Sindaco Sboarina appare un’evidente forzatura delle logiche di mercato di cui un domani non troppo lontano potrebbe essere chiamata a rispondere la città.
    Di simili forzature, puntualmente contestate dall’autorità anticorruzione, è infatti costellata l’intera storia dell’espansione di A2A nella Lombardia orientale. E altrettanto puntualmente chi le ha permesse se ne è successivamente o pentito o lavato le mani.
    Quindi Sboarina superi l’imbarazzo di essere stato beccato con le mani nella marmellata e venga a riferire al consiglio comunale. La città ha diritto di sapere quanto di tecnico e quanto di politico è contenuto nella decisione di buttarsi nelle braccia di A2A.
    Bisogna assolutamente rivedere la procedura e aprire questa scelta strategica del partner industriale alla competizione di mercato attraverso una procedura di selezione ad evidenza pubblica a cui possano partecipare tutti i soggetti interessati, A2A ed Hera compresi.

    Per il gruppo consiliare comunale Pd
    Federico Benini, Stefano Vallani

Categorie: Sviluppo economico

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