Dal raddoppio dei ticket dei bus turistici alla triplicazione della tariffa minima della tassa di soggiorno, non c’è aspetto del turismo cittadino che questa amministrazione non abbia tassato e tartassato. E questo nuovo aumento, che colpisce le strutture ricettive, non ha nemmeno la scusa della lotta contro il turismo “mordi e fuggi”…
E’ palese, in questa amministrazione, l’assenza di qualsivoglia strategia di sviluppo, c’è soltanto la volontà, pura e semplice, di mungere la mucca del turismo per alimentare la spesa corrente che la giunta non riesce a contenere.
Bene dunque gli impegni sui grandi eventi richiesti dagli albergatori, ma Verona resta una delle poche grandi città d’arte priva di un infopoint al di fuori della stazione dei treni e di quella dei bus. Chiediamo pertanto che l’aumento della tassa di soggiorno vada a ricostruire il sistema dei servizi di accoglienza e di orientamento al turista che negli ultimi anni è stato smantellato a causa dei tagli e di una politica regionale assolutamente inadeguata. Questo del resto dovrebbe essere lo spirito della tassa di soggiorno che per sua stessa definizione è una tassa di scopo.

Dovremmo essere consci che sull’enorme afflusso di visitatori di cui sta beneficiando la città da qualche anno a questa parte pesano molto fattori esogeni come la paura del terrorismo internazionale che limita il raggio di spostamento dei turisti agli occhi dei quali Verona diventa una meta comoda e appetibile.
Una politica lungimirante dovrebbe usare questo “stato di grazia” per riqualificare e rimodernare l’offerta turistica cittadina.
Lungi dal rappresentare simbolo di magnificenza e opulenza, le resse in via Mazzini indicano gravi limiti nella gestione dei flussi che al giorno d’oggi si governano sia attraverso le guide tradizionali sia attraverso le tecnologie informatiche e le applicazioni degli smartphone.
Esempi di mirabili dell’uso della multimedialità e delle nuove tecnologie nel guidare i flussi turistici si trovano non distanti da noi, ad esempio a Brescia. Attraverso le app il turista viene invitato a visitare anche parti non convenzionali delle nostre città che sono monumenti a cielo aperto. A questo tipo di turismo, non subito ma guidato, una città come Verona dovrebbe puntare con convinzione.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Cultura e turismo

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