Il mancato riscontro nella bozza del Decreto Riaperture dei 6 mila posti promessi dalla Lega per la stagione lirica all’anfiteatro Arena rappresenta l’ennesimo clamoroso annuncio a vuoto da parte della Lega, che aveva dato la cosa per fatta già un mese fa, e l’ennesima mossa sbagliata del Sindaco di Verona Sboarina che si è affidato alla sottosegretaria leghista Lucia Borgonzoni la quale ha mancato tutti gli obiettivi.

Verona rischia così di perdere un’occasione di rilancio indispensabile per lavoratori e lavoratrici del settore e per tutto il grande indotto economico che la stagione lirica rappresenta.
Occorre dunque continuare a lavorare per arrivare, in tempi brevi, ad una soluzione, e il ruolo del Sindaco deve essere quello di mettere insieme tutte le forze della città per spiegare la necessità di una deroga e convincere sulla bontà del piano di sicurezza.

Come ribadito dal Segretario nazionale Enrico Letta, il Pd è per le riaperture in piena sicurezza. Ma del piano sul quale Fondazione Arena avrebbe lavorato per un anno e mezzo, non abbiamo potuto vedere o sapere nulla a livello comunale. Sappiamo però che negli eventi di massa la logistica è un fattore ancora più critico e cruciale dello svolgimento dell’evento stesso. Chiediamo allora di capire e discutere come il piano affronta (se lo affronta) l’aspetto dell’afflusso e del deflusso di 6 mila spettatori.

L’autoreferenzialità del Sindaco e della Lega questa volta rischia di costare molto cara alla città. In occasioni così importanti, di fronte a poste il palio di così grande entità come il futuro della stagione lirica, un Sindaco che si rispetti deve essere in grado di fare squadra per davvero e non limitarsi a chiamare al telefono gli amici affidandosi al primo che capita. Speriamo che non sia troppo tardi per rimediare a questo clamoroso scivolone.

Luigi Ugoli, Segretario cittadino Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, consiglieri comunali Pd


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