Era luglio quando questi ragazzi del circolo scout di Zevio mi hanno chiesto di incontrarli perché non stentavano a credere al motivo per cui sono “nati” i divisori sulle panchine. Si sono proposti di toglierli perché a loro dire “non è immaginabile che uno strumento di arredo urbano sia esso stesso una barriera”. Abbiamo subito dato loro l’autorizzazione di eliminarli in giro per la città e questa mattina hanno iniziato da Parco S. Giacomo. Questo gesto rappresenta davvero un cambio di mentalità delle nuove generazioni e mi fa essere fiducioso di una società più sana
