Negli ultimi quattro anni si possono contare almeno quattro annunci del Sindaco che dichiara “aperti” e “irreversibili” i cantieri per la riqualificazione dell’Arsenale, sta di fatto però che la sua amministrazione finirà, così come è iniziata, con la questione del rifacimento dei tetti, che rappresenta soltanto 1 lotto dei 7 inizialmente previsti per la riqualificazione.

Starà dunque agli elettori giudicare se andare avanti “spediti” significa impiegare 1.230 giorni, dal 27 dicembre 2017, data del primo studio di fattibilità sul primo lotto, ad oggi per la progettazione, e altri 542 giorni, da oggi fino al 3 novembre 2022 per la realizzazione del primo lotto riguardante appunto i tetti.

Resta ancora incerto la solidità del piano ideato dall’amministrazione per trasferire all’Arsenale (Corte Est) l’Accademia delle Belle Arti, primo vero passo per restituire vita al compendio. Ma la vendita di palazzo Montanari, che dovrebbe finanziare le operazioni, si sta rivelando più ostica del previsto mentre ci si è accorti che nella nuova sede gli spazi per gli studenti saranno insufficienti.

In alto mare anche l’idea, pur buona, del mercato alimentare coperto nella Corte Est.

Il lunghissimo iter amministrativo è stato finora caratterizzato soprattutto da strappi: deludente è stata la pur lunga fase concertativa che mentre dal lato delle associazioni e dei professionisti intervenuti in Commissione temporanea Arsenale ha visto un impegno sincero e concreto, da parte dell’amministrazione ha visto soltanto un impegno di facciata. Così come al ribasso è stata definita la partita delle bonifiche.

La riqualificazione è partita a singhiozzo fin dal 2017, ma la vera domanda è se e quando il compendio tornerà a vivere a favore della cittadinanza.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Arsenale

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