La questione dei costi del servizio di refezione scolastica gestito da Agec può essere affrontata senza alcun licenziamento a patto ci sia la volontà e la capacità di riordinare un settore che fin dal primo bando del 2013 naviga a vista tra mille tempeste amministrative e giudiziarie. La parziale esternalizzazione del servizio è in grado di portare al riequilibrio dei conti e alla stabilizzazione della componente storica di lavoro precario se contemporaneamente si agisce su tutti i costi della parte del servizio che resta in carico ad Agec e sulla distribuzione degli addetti che sono dipendenti diretti Agec. Si faccia quindi una valutazione complessiva di tutti i costi relativi alla ristorazione, quindi non solo sul personale ma anche su materie prime e servizi, valutando se cambiando fornitori c’è possibilità di risparmio. Si valuti, inoltre, se all’interno dell’azienda vi sono aree che necessitano di personale per aumentare la propria produttività e si sposti lì parte del personale delle mense aumentando in misura proporzionale l’outaourcing nelle mense. In questo modo si otterrà una limitazione delle perdite nei pasti e una ottimizzazione negli altri settori da assicurare con un blocco delle nuove assunzioni. Il piano deve essere definito al più presto per arrivare con le idee chiare a bandire la prossima gara per l’affidamento del servizio mense, questa volta senza scandali di alcun tipo.