ll fatto che cinque Circoscrizioni su otto (Seconda, Terza, Quinta, Sesta, Ottava) abbiano respinto la proposta di bilancio di previsione 2020 formulata dall’amministrazione Sboarina; che in altre due Circoscrizioni (Prima e Quarta) la votazione sia finita in perfetta parità e che in Settima non si sia nemmeno raggiunto il numero legale è indicativo dell’assoluta inadeguatezza della proposta stessa.
E’ la prima volta che una cosa del genere accade, e ciò dovrebbe indurre il Sindaco a farsi delle domande e a darsi, anzi, a dare ai cittadini, delle risposte. Il fatto che il Bilancio non sia passato nemmeno nelle Circoscrizioni dove il Sindaco governa o dovrebbe governare (Prima, Terza, Quinta, Settima) significa che la maggioranza di Palazzo Barbieri non è maggioranza anche nei quartieri. Diversamente da quanto promesso in campagna elettorale (e scritto nel programma di mandato) non solo Sboarina è incapace di valorizzare le Circoscrizioni, ma non è nemmeno in grado di ascoltarle.
Continua infatti la penuria di trasferimenti: anche quest’anno l’amministrazione impegna per tutte otto le Circoscrizioni appena un milione di euro a titolo di “Manutenzione straordinaria e rifacimento strade e marciapiedi”. Tradotto in opere significa che ogni Circoscrizione avrà fondi sufficienti a realizzare non più di tre interventi. Tre strade oppure tre marciapiedi a fronte di centinaia e centinaia di segnalazioni e decine di situazioni a rischio conclamato.
Il voto dei quartieri non è dunque un voto politico, ma un grido del territorio trascurato.
L’aspetto drammatico è che con la fusione tra Agsm e A2A sono destinate a venire meno anche le asfaltature con cui la nostra multiutility tradizionalmente tamponava le mancanze dell’amministrazione comunale. I milanesi infatti accetteranno di buon grado che Agsm continui a impiegare soldi e risorse al posto del Comune?
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani