L’ultimo bilancio di previsione dell’amministrazione Sboarina è occasione per tirare qualche conclusione sulle politiche di bilancio attuate (o non attuate) in questi ultimi cinque anni.

Nel suo programma di mandato il Sindaco riteneva “doveroso intervenire sull’addizionale comunale IRPEF”. Inoltre intendeva “proporre una riduzione del 15% dei canoni di IMU, TARI e TASI per aziende e imprese”.

Niente di tutto questo è avvenuto negli ultimi cinque anni, sebbene le occasioni non siano mancate. Il Covid è stato un shock immenso per tutti, ma lo Stato, anche grazie a vituperato governo giallo-rosso del Conte Bis, ha permesso a tutti i Comuni Veronesi di parare il colpo fornendo le risorse per gli aiuti alla popolazione e alle imprese e chiedere in positivo i conti dell’anno più infausto.

Nel bilancio di previsione 2022-2024 sarebbe stato dunque lecito attendersi degli spunti di rilancio a sostegno dell’economia città, secondo quanto, appunto, Sboarina aveva promesso in campagna elettorale del 2017.

Invece dalle carte già depositate, le tasse locali rimangono invariate, quasi sempre ai massimi livelli, anzi in aumento. L’indice di pressione finanziaria è previsto in salita dai 1.027,45 euro pro capite del 2021 ai 1.128,29 euro pro capite del 2022. E nel contempo diminuisce l’indice di autonomia finanziaria, che misura fino a che punto il Comune è in grado di fare fronte autonomamente alle proprie necessità senza ricorrere ai trasferimenti dello Stato, della Regione e altri enti pubblici. Nel 2022 è previsto un valore dell’85,5% contro l’88,37% del 2018. Una continua discesa.

Parallelamente cresce la percentuale di servizi esternalizzati, dal 27,62% del 2019 al 29,82% del 2022, e crollano gli investimenti diretti pro capite: da 609,31 euro pro capite nel 2020 a 433,77 euro pro capite.

Un bilancio anonimo e ragionieristico, avaro nei confronti dei cittadini e delle imprese che riflette un mandato amministrativo tra i scialbi e pallidi della storia della città.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Bilancio

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