L’avevamo detto in sede di commissione, di discussione di bilancio, di programma di mandato: la Tav è una occasione imperdibile per dotare la città di un polmone verde alla Spianà, secondo il progetto che per primo fu del grandearchitetto Arrigo Rudi. Ma la maggioranza finora ha sempre fatto orecchie da mercante. Ora, dopo la recente approvazione dell’emendamento del capogruppo dem Federico Benini in sede di approvazione di Variante 23, che ha determinato lo stralcio del progetto di edificazione sul  Parco della Spianà, l’occasione è più unica che rara: si realizzi l’ampia area verde che la città e il quartiere Stadio attendono da decenni.

Vi sono 118 mila metri quadri di verde agricolo che attendono soltanto di venire acquisiti e messi a sistema dalla mano pubblica. Ora il Comune ne possiede solo una piccola parte attorno ai 18 mila metri quadri, ma il resto delle aree è frammentato tra una grande quantità di proprietari, il che le rende inservibili a meno di progetti speculativi.

Rilanciamo dunque all’amministrazione la proposta che abbiamo fatto già in passato, di farsi catalizzattrice di tutte queste piccole aree per riunirle sotto un unico progetto di parco che funzioni da sfogo per i quartieri ma non solo. Non parliamo di milioni di euro ma di alcune centinaia di migliaia di euro che coronerebbero, nel suo piccolo, il progetto che fu dell’architetto Rudi, e che questi quartieri coltivano da molti decenni.

Con l’occasione storica dell’alta velocità del Brennero il comune può avere il più grande parco urbano a Ovest della città che collega Borgo Milano, Stadio e San Massimo. L’amministrazione si attivi subito per ascoltare la nostra proposta ed inserirla nel master plan.

Federico Benini, capogruppo PD cons com
Sergio Carollo, capogruppo PD terza circ
Riccardo Olivieri, segretario PD terza circ


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