Aleatoria è la definizione delle funzioni, aleatori sono i tempi e le previsioni di finanziamento. Il fatto che la posa della prima pietra sia prevista tra l’inverno del 2021 e la primavera del 2022 – sempre che tutto vada bene – getta le condizioni affinché l’Arsenale torni al centro dello scontro elettorale, come la scorsa campagna elettorale e quella prima ancora….
L’amministrazione Sboarina ha inanellato una serie spaventosa di errori, a partire dal licenziamento senza preavviso della commissione temporanea che continua a leggere dalla stampa l’avanzamento dell’iter.
Per dare un ruolo a se stessa e ad alcuni consiglieri di maggioranza, ha rinunciando a condividere il nuovo progetto limitandosi a scopiazzare alcune delle principali proposte uscite dal confronto in Commissione,
Correggendo le parole del Sindaco Sboarina, l’Arsenale non dovrebbe “qualificare l’amministrazione” ma rigenerare il quartiere e arricchire la città.
Invece dal progetto emerge poca rigenerazione e tanta improvvisazione.
La tempistica illustrata si conferma incompatibile con le necessità e le emergenze dell’Accademia delle Belle Arti. Il verde pubblico sarà l’ultimo lotto che verrà realizzato con previsione a dicembre 2024. Manca uno studio del traffico che determini gli impatti sui quartieri. L’esperienza dovrebbe inoltre insegnare che la vendita di palazzi storici non è mai così facile e sicura, pertanto ogni dubbio sul piano finanziario illustrato è più che legittimo.
Anche in questo caso il Comune non ha nemmeno preso in considerazione i finanziamenti europei. In compenso ha previsto considerevoli quote di finanziamento e di gestione a carico dei privati contro i quali aveva dichiarato guerra, senza approfondire l’impatto di tali attività, come il ristorante e la foresteria.
Dal Central Park all’Arsenale sono molti gli interventi che dovrebbero trovare attuazione ben oltre i limiti dell’attuale amministrazione. Implicitamente l’ammissione che le promesse elettorali non verranno mantenute
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani