Quell’antenna che sovrasta il campo di calcio di via Eraclea – via Puglie proprio non va. E non si dica che è un capriccio dei cittadini che vogliono usare il cellulare ma non vogliono vedere le antenne. Il problema semmai è di chi ne decide il posizionamento senza consultare nessuno. Abbiamo una legge sulle telecomunicazioni fatta male, e abbiamo delle amministrazioni comunali che non sanno confrontarsi con il territorio, nemmeno con le proprie Circoscrizioni. La questione va avanti dal 2005, quando l’antenna di telefonia mobile venne installata all’angolo con tra via Eraclea e via Monreale nel quartiere di Borgo Nuovo, accanto a popolosi palazzi e ad una scuola. Dieci anni dopo circa, tra il 2014 e il 2016, anche grazie all’azione del comitato di quartiere, venne spostata, senza alcuna consultazione del territorio, di qualche centinaio di metri, tra via Eraclea e via Puglie, dove comincia il quartiere del Chievo. Il nuovo luogo scelto è però altrettanto infausto, trovandosi al bordo dei campi da calcio. Lo spostamento ha quindi fatto felice l’allora comitato di Borgo Nuovo ma ha impensierito i genitori dei bambini e dei ragazzi che giocano alla BNC, l’associazione calcistica che, guarda caso, unisce i due quartieri.
Ebbene, una collocazione condivisibile esiste per quell’antenna ed è a poche centinaia di metri verso via Fava dove non ci sono scuole, impianti sportivi o aree a verde pubblico. Per trovarle, le soluzioni, bisogna cercarle.
Da accesso agli atti eseguito presso gli uffici comunali non risultano previsti ulteriori spostamenti dell’antenna, ragion per cui agiremo in consiglio comunale e in Circoscrizione con delle mozioni per costringere l’amministrazione comunale ad occuparsi del problema risolvendolo una volta per tutte.

Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona
Sergio Carollo, capogruppo Pd in Terza Circoscrizione

Categorie: Chievo

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