Anche questo autunno, ormai alle porte, si annuncia all’insegna del taglio dei servizi per i quartieri della città: gli abitanti del Chievo, insospettiti dalla mancanza di informazioni circa il ritorno del capolinea al Chievo della linea 41 (è ormai tradizione che il capolinea si attesti a Borgo Nuovo nei mesi estivi di morbida e venga prolungato al Chievo a partire da settembre e per tutti i mesi invernali), hanno chiesto al sottoscritto di consultare Atv. La risposta fornita dal direttore generale Stefano Zaninelli lascia spazio a ben poche speranze: il prolungamento è stato “sospeso”. Testualmente Zaninelli scrive che “la decisione di sulla sospensione del prolungamento della linea 41 fino al Chievo è stata stabilita nell’ambito del Comitato di Indirizzo dell’Ente di Governo, del quale la scrivente naturalmente non fa parte essendo affidataria del servizio”.
Dell’Ente di Governo del trasporto pubblico fanno parte Comune di Verona, Provincia di Verona e Comune di Legnago. Interrogherò dunque l’amministrazione su questa decisione che taglia servizi ai quartieri, e che è stata presa senza consultare i cittadini e senza dare alcuna informazione preventiva. La linea 41 assicura al Chievo un collegamento diretto con l’ospedale maggiore. La decisione di toglierla favorisce dunque l’uso del trasporto motorizzato privato, quindi l’inquinamento e l’intasamento della città, inoltre lascia senza alternativa tanti anziani che non possedendo l’auto costringendoli ad elemosinare passaggi da conoscenti e parenti oppure spendere di più per prendere il taxi.

Federico Benini, capogruppo comunale Pd

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