Due mesi, quattro solleciti e tanta costanza: tanto è servito prima che Comune di Verona e Inps attivassero quel minimo di collaborazione necessaria a ripristinare la percorribilità di via Berardi, all’altezza della salita del Chievo, dove la vegetazione incolta aveva invaso la carreggiata mettendo a repentaglio la sicurezza di ciclisti ed automobilisti costretti a rimanere al centro della strada per schivare arbusti ed erbacce.

Problema stranoto che da anni si scontrava contro il solito cortocircuito di competenze: Amia non se ne occupava in quanto “gli alberi sono radicati nella proprietà dell’Inps”. Per la medesima ragione il Comune rimandava alle decisioni che avrebbe preso l’Istituto di previdenza pubblica, il quale, tuttavia, stando ad una mail dei vigili urbani, risultava persino impossibile da contattare telefonicamente.

Dopo mesi di insistenze a partire dal 2 agosto 2020, oggi finalmente la svolta: con il supporto di una ditta, l’Inps ha finalmente fatto pulire il bordo strada che ora torna percorribile senza ostacoli.

Rimane inconcepibile che dopo anni dall’invenzione della posta elettronica, della telefonia mobile e satellitare nonché delle messaggistica istantanea rimangano ancora simili difficoltà di comunicazione tra enti pubblici del territorio e che occorrano mesi di insistenze soltanto per ottenere il ripristino della sicurezza in una strada di quartiere.

Categorie: Chievo

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