Macerie, graffiti e resti di presenze clandestine: al Couver Tennis di via Fava va in scena il solito spettacolo dell’abbandono e del degrado. L’area, naturalmente non più sorvegliata, è protetta da un debole recinzione interna, ed è pertanto soggetta ad ogni genere di scorribande o di visite, dai vandali ai curiosi a chi magari cerca un rifugio di fortuna.
Da dopo l’incendio del 2017, qui dentro l’unica cosa cambiata è che gli edifici e le altre strutture come i campi coperti sono sempre più diroccati. La situazione impensierisce non poco i residenti che si chiedono se e quando qualcuno si deciderà a far qualcosa.
Caduta la richiesta della proprietà di adibire il terreno ad area per la sosta dei camper, nel febbraio 2018 l’assessore all’urbanistica Ilaria Segala, in risposta ad una nostra interrogazione, aveva annunciato che ci sarebbero state novità in Variente 23, ma non si è visto niente.
Due anni fa anche il consigliere leghista della Terza Circoscrizione Dario Pomari aveva annunciato una riqualificazione del sito, ma sempre senza riscontro.
Con la chiusura delle Lido, che rivedremo riaprire, forse, a partire dell’estate 2022, nel frattempo i cittadini della Terza Circoscrizione sono passati dall’avere a disposizione due piscine a neanche una.
Poniamo l’attenzione sulla necessità di riqualificare non tanto o non solo l’ex Couver, ma l’intera area circostante. Via Fava è una importante via di collegamento interquartierale che unisce il Chievo a San Massimo- Borgo Milano. Con un emendamento alla Variante 23 proponevamo di inserire una pista ciclabile come opera compensativa di un Pua. L’intervento avrebbe avuto anche la funzione di mettere in sicurezza il fossato che corre lungo via Fava. La proposta fu bocciata dall’amministrazione, che da allora non ha dato nessun impulso alla riqualificazione della zona.
Federico Benini, Consigliere comunale Pd capogruppo
Riccardo Olivieri, Segretario Terzo Circolo Pd Verona