Bene che il gruppo Agsm-Aim venga finalmente incontro alle attività commerciali e artigiane colpite dalla crisi socio-sanitaria con uno sconto in bolletta che integra quanto già previsto dal Decreto Sostegni del Governo, tuttavia come opposizioni avevamo chiesto di svolgere un approfondimento in commissione consiliare sulla struttura dei costi fissi che graverebbe in maniera abnorme sui clienti Agsm. La questione riguarda le modalità di calcolo degli oneri di distribuzione dell’energia elettrica (quindi non tanto Agsm Energia ma Megareti) per le utenze dai 17 ai 35 KW che Agsm, unica sul mercato, calcolerebbe sempre in base alla potenza nominale e non, come consente anche l’Autorità Arera, in base ai picchi di consumo. Questa disparità graverebbe sui clienti Agsm per centinaia di euro su ogni bolletta. Chiediamo di verificare le segnalazioni qualificate degli utenti e di valutare eventualmente il da farsi.

Bene, quindi, far pagare alle categorie economiche più colpite dalla crisi l’energia elettrica a prezzi all’ingrosso come ristoro parziale per i disagi patiti, ma occorre anche intervenire strutturalmente laddove ce ne fosse bisogno.

Aggiungiamo che, pur essendo sempre benvenuti, gli aiuti alle imprese e alle famiglie da parte delle amministrazioni locali e dalle aziende partecipate sono sfasati di almeno un anno. Oggi dovremmo essere qui a parlare di rilancio, di nuovi progetti di transizione ecologica e di nuove opportunità di posti di lavoro. Invece pare che l’amministrazione si culli nell’illusione che sia possibile buttarsi alle spalle questo periodo di crisi con qualche intervento una tantum senza impegnarsi a lavorare ad una vera svolta.

Per il Gruppo consiliare del Partito Democratico
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Per il Gruppo consiliare di Verona e Sinistra in Comune
Michele Bertucco


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