“Da oltre un anno è stato depositato in Comune di Verona l’accordo ed il progetto preliminare relativo alla tratta alta capacità Verona/Pescantina, IV lotto della linea Verona/Brennero ed ancora non è stato fornito l’imprescindibile parere”. Così Vincenzo D’Arienzo, capogruppo PD Commissione Trasporti del Senato della Repubblica.
“Questo grave ritardo è uno dei motivi per i quali l’apertura della linea ferroviaria veloce verso nord è slittata dal 2026 al 2028/2029.
Sono stati pubblicati i bandi per la realizzazione della tratta tra Brescia e Verona. L’arrivo da ovest ci collegherà all’area lombarda con tempi sempre più ridotti ma, soprattutto, collegherà la nostra provincia con le opportunità logistiche attraverso la sistemazione del nodo ferroviario dell’area attorno al Quadrante Europa”.
Giandomenico Allegri, consigliere Consorzio ZAI e candidato alle elezioni regionali: “Il centro intermodale, primo in Europa da anni, è pronto ad affrontare la sfida del mercato logistico che punta sempre di più su Verona. Ma, qualcosa non sta andando secondo i programmi previsti.
Infatti, sebbene la meta dei traffici attuali di merci sia il nord Europa – e già oggi tante coppie di treni attraversano il Brennero con partenza o ritorno al Quadrante Europa – la linea ferroviaria esistente non è del tutto competitiva a causa dei limiti infrastrutturali presenti”, prosegue Allegri.
“Da qui la necessità di realizzare l’alta velocità e, quindi, l’impegno assunto dall’Italia di costruirla velocizzando i trasporti anche attraverso una galleria di 54 chilometri da Fortezza a Innsbruck”.
Il progetto complessivo è diviso in quattro lotti ed uno di questi comprende il tratto Verona/Pescantina.
D’Arienzo: “Nel mese di settembre 2018 Rete Ferroviaria Italiana ha presentato lo Schema di Accordo procedimentale di attuazione del Protocollo sottoscritto nel 2013 ed il progetto preliminare. Da allora – ormai un anno e mezzo – non ha più saputo nulla. Un ritardo notevole che sta incidendo negativamente sulla realizzazione dell’opera.
Sfuggono le ragioni, ma sono noti i risultati negativi per l’economia veronese”.
“Prima o poi qualcuno in Comune si sveglierà” chiosa Federico Benini, capogruppo PD in Consiglio Comunale. “Anche perché a quel progetto sono legate le aspettative di diversi residenti ai quali le unità immobiliari di proprietà saranno espropriate per fare spazio ai binari”.