“Date le numerose problematiche legate al progetto filobus e le tante promesse da lungo tempo disattese chiediamo un incontro informativo aperto alla cittadinanza alla presenza dell’assessore comunale competente e di un responsabile Amt”. Così i gruppi consiliari della Sesta Circoscrizioni, su impulso del capogruppo Pd Yared Ghebremariam Tesfaù, di quello di Verona Civica Chiara Banelli e del Coordinatore della Commissione Viabilità Renato Fianco hanno chiesto alla presidente Rita Andriani di vederci chiaro sull’annunciata Variante per lo sdoppiamento del percorso del filobus su via Pisano – viale Spolverini. La richiesta, inviata mercoledì 7 novembre 2018 è in attesa di riscontro da parte dell’assessore Zanotto e del presidente Amt Barini.
Intanto altre Circoscrizioni imputano all’amministrazione un deficit di partecipazione e condivisione: la Quinta, per esempio, aveva chiesto di far proseguire il filobus lungo via San Giacomo senza sacrificare via Comacchio dove insistono orti per anziani, campi da giochi, campi da calcio, scuole di ogni ordine e grado. Tale osservazione è rimasta inascoltata sia dall’amministrazione Tosi che da quella Sboarina che hanno già avviato i lavori su questa via. Il capogruppo Pd della Quinta Michele Bresaola auspica che “l’amministrazione accolga almeno la richiesta per la creazione di un corridoio verde e ciclabile parallelo al tracciato del filobus dal parco di Santa Teresa fino ad Adigeo in viale delle Nazioni dove dovrebbe sorgere un altro grande parco urbano. In questo modo si favorirebbe ulteriormente la mobilità sostenibile accoppiando bici e filobus”.
Secondo i Consiglieri comunali Pd Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani rimangono forti perplessità sul fatto che amministrazione e Amt siano pronti e far ripartire i lavori: “prima si dovrebbe qualcosa di serio sui parcheggi scambiatori, senza i quali il servizio non può partire. Rimane la grossa nota dolente del piazzale di Porta Nuova. La tramvia aveva un tracciato ambo i sensi a fianco del Camuzzoni per raggiungere viale Piave, ora non si capisce perché si debba impegnare il trafficatissimo e complicato incrocio di Porta Nuova come le normali linee di bus. L’amministrazione ha inoltre archiviato troppo frettolosamente la possibilità di portare il filobus fino a Parona che assieme a quelli della Terza Circoscrizione è tra i quartieri che beneficeranno poco o niente del nuovo mezzo di trasporto di massa. Visto che per le varianti annunciate da Zandomeneghi occorrerà un altro anno per avere la valutazione del Ministero, perché non aprire nel frattempo un confronto con le Circoscrizioni sugli interventi che potrebbero migliorare l’opera?” concludono.